Guglielmo Favilla

Altezza: 177 cm
Occhi: marroni
Capelli: castano scuro
Lingue: inglese
 
Bio
Livornese, classe 1981, diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Si divide fra teatro (“Odio Amleto” per la regia di Alessandro Benvenuti, “La Commedia di
Orlando” a fianco di Isabella Ragonese, “Gli Ebrei sono Matti”, pluripremiato spettacolo di e con
Dario Aggioli, il monologo su Bach “Un tema più difficile”), cinema (come co-protagonista in “Fino
a qui tutto bene” di Roan Johnson, “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott, “Una questione
privata” dei fratelli Taviani, “Occhiali Neri” di Dario Argento, “Smetto quando Voglio” di Sydney
Sibilia, “U.S. Palmese” dei Manetti Bros) e tv (la miniserie de “Il nome della rosa” con John
Turturro, “1992”, “L’ispettore Coliandro”, “I Liceali”, “Crimini”, oltre ad essere uno dei protagonisti
della serie Sky “I Delitti del Bar Lume”).
Dal 1999 collabora con il gruppo cine/teatrale indipendente “I Licaoni”, attivissimi anche sul web
(ricordiamo il pluripremiato “Elba – Napoleon’s Legacy”, la commedia “Kiss Me Lorena” e l’horror
“Twinky Doo’s Magic World”) ed è il doppiatore di riferimento di Astutillo Smeriglia (nome d’arte
di Antonio Zucconi), per il quale ha doppiato i corti animati “Il Pianeta Perfetto”, “Training
Autogeno” -entrambi vincitori del Nastro d’Argento)-, “Polchinski” e soprattutto la serie “Preti”
candidata nel 2013 al David di Donatello.
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