Valentina Picello

Altezza: 167 cm
Occhi: verdi
Capelli: rossi
Lingue: Inglese
Skill: autrice, canto (musical, pop, lirico), dialetti (piemontese, friulano, veneto, siciliano, pugliese), pittura, formatrice di teatro integrato per educatori e disabili

Premi
2003 Premio Hystrio alla Vocazione 
2009 Premio Girulà 
2011 Premio Virginia Reiter 
2013 Premio Mariangela Melato 
2013 Nomina Premio Ubu Miglior Attrice 
2015 Premio Duse 
2022 Premio Hystrio all’ interpretazione 
2022 Nomina Premio Ubu Miglior Attrice Protagonista

Bio
Nata a Bari nel 1980, frequenta giovanissima la Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove si diploma nel 2002. Lavora da subito con Luca Ronconi che la dirige a partire dal 2000 in La vita è sogno di Calderon de La Barca, Phoenix di M. Cvetaeva, Lolita di Nabokov e Infinities di J. Barrow. A scuola lavora con Giulia Lazzarini, Franca Nuti, Massimo Popolizio, Mauro Avogadro, Michele Abbondanza. Nel 2003 vince il Premio Hystrio alla vocazione. Dal 2003 lavora prima con la Compagnia Societas Raffaello Sanzio, con cui debutta in America in Giulio Cesare nel ruolo di Bruto, e successivamente con Emma Dante,  che la dirige ne La Scimia, tratto da Le due zittelle di Tommaso Landolfi, spettacolo che vanta una lunga tournèe europea. Negli anni successivi lavora al Teatro della Tosse di Genova con Tonino Conte, Lele Luzzati e Sergio Maifredi, al Teatro Litta di Milano con il regista residente Claudio Autelli, con Paolo Rossi e la sua Compagnia di Teatro Popolare, con Vitaliano Trevisan e Fabrizio Parenti, con Carlo Cerciello al Mercadante di Napoli. Dal 2009 per cinque anni lavora ai maggiori progetti di drammaturgia contemporanea al Teatro I di Milano con Renzo Martinelli e Federica Fracassi. Finalista al Premio Virginia Reiter per lo spettacolo Lotta di negro e cani di Koltes, regia di Renzo Martinelli. Finalista ai Premi Ubu 2012 con Tre Atti Unici da Cecov di Roberto Rustioni. Lavora poi con Serena Sinigaglia, Giorgio Barberio Corsetti, Fabio Cherstich, Giorgio Sangati e Federico Tiezzi. Ronconi la dirige nuovamente in Panico di R. Spregelburg e in Pornografia di W. Gombrowicz. Fonda, sempre nel 2012, la Compagnia Idiot Savant. Con il regista della compagnia, Filippo Renda, scrive il monologo per attrice e burattini Alice Cara Grazia, finalista al Premio Scenario. Collabora anche con la Compagnia milanese Eco di Fondo e con Carrozzeria Orfeo. Nel 2014 vince il Premio Mariangela Melato, e nel 2015 il Premio Duse. Lavora poi con il drammaturgo Renato Gabrielli ai suoi testi originali. Dal 2015 al 2023 lavora con Arturo Cirillo in un lungo e bellissimo sodalizio a due. Nel 2022 è di nuovo finalista ai Premi Ubu per Edificio 3 di Claudio Tolcachir, e vince il Premio Hystrio all’ interpretazione. In questi ultimi anni decide di approfondire lo studio della drammaturgia contemporanea, italiana e non, sotto la guida di giovani promettenti registi: Lorenzo Ponte la dirige in Agata di M. Duras a Le Vie dei Festival a Roma, Daniele Menghini in Alla luce di Mayenburg a Da vicino nessuno è normale, Mario Scandale ne Il dolore di prima di Jo Lattari al Festival di Napoli e Andrea Piazza nei blues di Tennessee Williams, produzione Teatro Franco Parenti di Milano. Prossimamente sarà protagonista in Anna Cappelli di A. Ruccello con la regia di Claudio Tolcachir e in Pagina di Giovanni Ortoleva, lavoro su il Cavaliere inesistente di Calvino, al Festival delle Colline Torinesi. Ad aprile debutta in Medea di Leonardo Lidi, produzione del Teatro Stabile di Torino. Al lavoro di attrice continua ad affiancare quello di autrice e scrive così il testo Aldilà di tutto, con cui debutta al Festival di Castrovillari insieme all’ attrice Chiara Stoppa. Sempre con Chiara insegna, da circa dieci anni, teatro integrato a gruppi di educatori e disabili.

 

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